NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM

venerdì 11 novembre 2011

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN ITALIA


Una delle tante testimonianze dell'importante e spesso imponente presenza dei Cavalieri dell'Ordine del Tempio in Italia.
Questa è la splendida facciata settentrionale della Cattedrale di Cremona, storicamente la più antica di tutta la struttura. Evidente la presenza delle caratteristiche Croci Patenti.


"A LEI IL TRONO DI PIETRO ED I 33 GIORNI DI CRISTO"

PAPA GIOVANNI PAOLO I E SUOR LUCIA DOS SANTOS

Papa Albino Luciani - Il Papa del Sorriso



Come si fa a non amare un pontefice come Papa Albino Luciani, un uomo prima di tutto, morto prematuramente ed in modo misterioso dopo 33 giorni di pontificato.
Quando era Arcivescovo e Patriarca di Venezia incontrò Suor Lucia, depositaria dei famosi Segreti di Fatima, la quale fece una profezia "A Lei il soglio pontificio ed i 33 giorni di Cristo".
Nessuno avrebbe potuto immaginare che tali parole sarebbero state così veritiere.
Papa Luciani non è certo stato il pontefice che ha governato la Chiesa per il minor tempo in assoluto (Papa Urbano VII - 13 giorni nel 1590), sebbene sia al 10° posto come longevità pontificale, ma la sua morte è avvolta nel mistero, tanto che molte fonti storiche piuttosto attendibili, anche se ormai non più definitivamente dimostrabili, affermano la morte violenta di Papa Luciani. Insomma Giovanni Paolo I sarebbe stato avvelenato.
Rimane una delle figure, della tanto ambigua Chiesa Cattolica Romana, più belle ed amorevoli, ricordato con rammarico e nostalgia da chi ha vissuto quel periodo triste e violento del nostro paese.
Questo è solo un omaggio ad un pontefice che, prima di tutto era un uomo di Cristo e con Cristo e che ben poco guardava agli affari di ordine temporale.

PROSTITUTA PER 2 MILLENNI

MARIA MADDALENA E PAPA GREGORIO MAGNO


Tra i molti pontefici partecipi della storia della Chiesa Cattolica e che non hanno lasciato proprio un bel ricordo del proprio passaggio, possiamo annoverare Papa Gregorio I detto "Magno", il Grande.
Si tratta di un pontefice che dedicò gran parte dei propri sforzi nel perseguire un personale successo temporale, tutto a favore di una maggiore solidità del "Regno Cattolico".
Ma la cosa che mi porta a scriverne in questo contesto, legato essenzialmente all'Ordine dei Cavalieri del Tempio, è l'omelia dello stesso Papa Gregorio Magno del 591, nella quale per la prima volta viene asserita e conferma dalla Chiesa tutta, la natura di meretrice di Maria Maddalena, prendendo spunto personalissimo da chissà quale testo biblico. I Vangeli canonici non hanno mai parlato della Maddalena come una prostituta.
La figura di Maria Maddalena rappresenta uno dei nodi cruciali della nascita del cristianesimo e della sua diffusione sul vecchio continente. Per alcuni la sposa di Cristo e la "custode" del Santo Graal, era venerata dai Cavalieri dell'Ordine del Tempio, che in suo onore eresse tra le più belle chiese rintracciabili in mezzo mondo. La Notre Dame dei francesi, divenuta per ipocrisia, ignoranza e malafede, prostituta per oltre 1.500 anni.
Dobbiamo dire grazie ad un altro pontefice, Papa Paolo VI, che nel 1969 dichiarò ufficialmente errata l'affermazione del 64° Papa di Santa Romana Chiesa, Gregorio Magno.
E forse la Maddalena è stata anche colei che ha dato alla luce la vera discendenza del nostro Cristo Gesù...

giovedì 10 novembre 2011

LA PRIMA CROCIATA

L'INIZIO UFFICIALE DI UN MASSACRO



La I Crociata fu chiamata da Papa Urbano II, dietro una supplica di aiuto da parte di Alessio I Comneno, Imperatore di Bisanzio. Vennero messe da parte, almeno per un certo periodo, le divergenze tra la Chiesa Orientale e quella Occidentale, mentre il Papa sperava di poter riunificare l'intera Chiesa sotto un unico controllo: quello di Roma.
Siamo nel 1095 a Clermont.
Parte la tristemente famosa "crociata dei pezzenti", condotta da Pietro l'Eremita che, attraverso il loro cammino, massacrarono gli ebrei dell'Europa Orientale. Giunti disordinatamente in Anatolia, dopo svariate e sanguinose scorribande, gli uomini ed i ragazzi di Pietro l'Eremita vennero sterminati dai turchi selgiuchidi.
La I Crociata partì senza alcun re. Solo nobili di ogni provenienza europea, tra i quali spiccava il famoso Goffredo di Buglione, duca di Lorena. Si potevano annoverare tra i connestabili della spedizione anche Raimondo di Saint Gilles, conte di Tolosa, i normanni di Boemondo e Roberto di Normandia, oltre a Tancredi di Taranto.
Il primo vero e proprio scontro con le truppe nemiche avvenne in Anatolia, presso Nicea, nel 1097, dove i crociati sconfissero il sultano turco Qilij Arslan I.
Dirigendosi verso la Siria, le truppe cristiane sconfissero di nuovo il sultano turco a Dorileo e, nel 1098, conquistarono Antiochia.
Aveva avuto inizio l'imponente conquista della I Crociata....

mercoledì 9 novembre 2011

OMOSESSUALITA' ECCLESIASTICA

GIULIO III - UN PAPA PARTICOLARE

Papa Giulio III

E' difficile capire perchè il Vaticano e la Chiesa, più in generale, condannino con tanta acredine l'omosessualità, additandola come un peccato mortale.
Da quanto mi risulta, i Vangeli canonici, non fanno alcuna menzione di condanne nei confronti di persone omosessuali, uomini o donne che siano. Ed il non parlarne non significa certo una tacita condanna. Di certo, Cristo, nostro Signore, aveva cose ben più importanti alle quali pensare, piuttosto che emettere delle terribili sentenze di condanna nei confronti di quei figli di DIO che avevano "la colpa" di avere dei gusti e delle preferenze sessuali differenti.
Se guardiamo indietro nella storia, scendendo a ritroso di circa 5/6 secoli, troviamo Papa Giulio III, al secolo Giovanni Maria Ciocchi Del Monte, il pontefice che causò il peggior scandalo omosessuale della storia del papato.
Lo scandalo vero esplose però quando, nemmeno quattro mesi dopo la sua elezione al papato, Giulio III  nominò cardinale il suo amante diciassettenne Innocenzo Del Monte.... E la Chiesa ha sempre negato!

martedì 8 novembre 2011

LA CHIESA GIUSTIFICA LE CROCIATE

IL SANTO PADRE PARLA DI VERGOGNA PER LA VIOLENZA, MA NON CONDANNA LE CROCIATE


Si fa un gran parlare di Crociate in ambito Vaticano. L'esempio di Giovanni Paolo II, capace di chiedere scusa a nome della Chiesa per le atrocità commesse durante le numerose guerre in Terra Santa, non hanno portato ad alcuna riflessione da parte di chi siede sul soglio pontificio e dei numerosi personaggi che lo circondano.
Non credo che il Papa polacco avesse problemi di memoria o non conoscesse la storia delle Crociate, dei genocidi compiuti in Terra Santa. Forse più di chiunque altro riusciva a rendersi conto di quanto male si possano essere procurati cristiani e musulmani; quanta gente è morta e quanti innocenti hanno pagato con la propria vita gli errori e l'arroganza di altre persone.
Eppure certi personaggi continuano a non riconoscere la veridicità di fatti storici ormai appurati.
Siamo passati dal fatto che era necessario riprendere possesso della città Santa, fulcro della fede cristiana, alla incredibile affermazione che le Crociate non sono altro che la diretta conseguenza di secoli di conquiste musulmane in terra, per così dire, italiana. L'assurdità di certe affermazioni rasenta la follia. E' come se avessimo dovuto portare guerra alla Grecia solo per il fatto che aveva conquistato il sud del nostro paese, trasformandolo nella famosa Magna Grecia.
La conquista di Gerusalemme nel 1099 rappresenta uno dei fatti più sanguinosi che la cristianità dovrebbe riconoscere. Furono uccisi ragazzi, bambini, vecchi e donne, senza alcuna distinzione di fede religiosa e di appartenenza.
Un esempio che non venne assolutamente seguito da "Il feroce Saladino" quando riprese possesso della Città Santa......

lunedì 7 novembre 2011

VATICANO PRIVO DI UMILTA'

LA RIABILITAZIONE FORZATA DEI PONTEFICI 


Negli ultimi anni si è assistito ad un'irruenta volontà vaticana di riabilitare figure del passato legate alla storia della Chiesa Cattolica. Ovviamente si è sempre trattato di cercare e, per forza di cose, trovare il lato positivo in coloro che sono stati condannati dalla storia stessa. Personaggi apparentemente irreprensibili, ma che sotto i riflettori degli studiosi sono divenuti oggetto di profondo biasimo da parte della comunità.
Se Papa Giovanni Paolo II ha forse esagerato un tantino con le Santificazioni, alcune assolutamente incredibili, l'attuale Papa Benedetto XVI si sta prodigando in ogni maniera possibile per ribilitare le figure di almeno due pontefici: Papa Pio XII, in maniera diretta, Clemente V, tramite misteriosi documenti che emergono e vengono menzionati da studiosi strettamente legati alle più alte cariche di Santa Romana Chiesa.
Bisogna anche dire che, se Papa Wojtyla ha ecceduto nel trasformare persone non proprio irreprensibili in Santi, da un'altra parte è stato l'unico pontefice a memoria d'uomo (è la storia nè è la principale testimone) che ha avuto il coraggio e la profonda umiltà di chiedere scusa, davanti al muro del pianto della Città Santa, per i genocidi perpetrati in nome di un Dio che certo non desiderava tutte quelle morti. Le Crociate sono sempre state una macchia oscura nel passato della Chiesa!
Ora però cercare di riabilitare Pio XII, condannato dalla storia, quella dei vinti ovviamente, appare un gesto di non curanza nei confronti di tutti coloro che per le azioni e la mancanza proprio di queste, hanno sofferto, hanno perso i propri cari o sono morte. Lo stesso Pio XII disse "Chissà cosa dirà di me la storia"...di certo niente di buono.
Clemente V, il Papa che ha lasciato a Filippo il "Bello" il potere di distruggere i Templari, senza muovere nemmeno un dito, cercando banalmente di tergiversare un disastro ormai inevitabile, non può essere compreso nel novero dei buoni pastori. E questo sebbene alcuni studiosi e scrittori legati al Vaticano stiano scrivendo di tutto per discolpare un uomo incapace di svolgere il compito assegnatogli di guida della cristianità.


giovedì 3 novembre 2011

CAVALIERI DEL TEMPIO E OPUS DEI !

COSA HANNO IN COMUNE L'ORDINE DEL TEMPIO E L'OPERA?


ASSOLUTAMENTE NIENTE.

Ad eccezione di una questione di gerarchia, se vogliamo politica. L'Ordine dei Cavalieri del Tempio e l'Opus Dei sono stati entrambi nominati "Prelatura personale" rispettivamente, da Papa Innocenzo II nel 1139, e da Papa Giovanni Paolo II nel 1982.
Costituire una Prelatura personale poteva avere un significato in tempi di guerra, dopo la costituzione di un Ordine cavalleresco di monaci - guerrieri che dedicavano la propria intera esistenza alla protezione della cristianità, come eterne torri guardia, vedette per i pellegrini cristiani in Terra Santa. I Cavalieri del Tempio dovevano rispondere per le proprie azioni e renderne conto solo ed esclusivamente il pontefice, cosa che in tempo di guerra rendeva le cose molto più semplici. Il Papa era come se fosse l'unico comandante dell'esercito Templare.
Nell'Opus Dei viene a mancare tutto quanto detto poco prima. Si tratta di svincolarsi da ogni tipo di controllo se non quello di un pontefice accondiscendente e accomodante. Non ci sono guerre da combattere se non quelle della fede e del proselitismo.
L'Opera, fondata da Balaguer nel 1928, anelava ad un tale riconoscimento da svariati decenni, vedendo sempre respinte le proprie ambizione di totale autonomia.
L'unica Prelatura che abbia mai avuto un senso è quella donata ai Cavalieri del Tempio, sebbene non gli sia valsa la salvezza. Proprio un pontefice fu uno degli artefici della loro distruzione: Papa Clemente V.

CHI ERA SANTA SARA?

LE ORIGINI DI SARA


Santa Sara

Il culto delle Madonne Nere è qualcosa che ancora a molti di noi sfugge, anche se non di certo agli elementi più vicini all'Archivio segreto del Vaticano.
Sono in molti ad essersi avvicinati ad un tale mistero, mentre la Chiesa Cattolica lasciava che si ritenesse che tale caratteristica di alcune Madonne, diffuse un pò ovunque in Europa, e non solo, fosse comunque da ricondurre alla "Vergine Maria" madre di Gesù.
Alcuni studiosi si sono prodigati in ipotesi alle volte del tutto inconsuete, sebbene il fatto che la Madonna Nera possa rappresentare l'immagine di Maria Maddalena è accettata da molti di questi studiosi, di ricercatori e storici.
La stessa Bibbia parla, in un passaggio dell'Apocalisse, di una nave alla deriva, sulla quale viaggiava una donna di nome Maria, che era sul punto di "partorire tra mille dolori". Non era certo la madre di Gesù, nato molti anni prima e, secondo le regole canoniche evangeliche, in modo virginale. Molti studiosi ritrovano in tali parole bibliche la traccia che fosse Maria Maddalena la donna incinta, frutto dell'amore tra la donna e Gesù.
Sara potrebbe essere "veramente" la diretta discendente della stirpe divina?
E che lei stessa rappresentasse l'elemento fondamentale di coloro che vennero chiamati "desposinoi"?
Resta il fatto che il culto di Santa Sara rimane nella Camargue, festeggiata il 24 Maggio dai gitani, con una Madonna Nera che emerge dal mare per giungere a toccare le coste di Francia..........

mercoledì 2 novembre 2011

L'ITALIA: NON SOLO VIA DI TRANSITO!

INSEDIAMENTI TEMPLARI NELLA PENISOLA ITALIANA



La penisola italiana, durante il lungo periodo delle guerre in Terra Santa e lo sviluppo e la crescita dei Templari, ha rivestito un ruolo fondamentale, non solo come territorio di passaggio.
Troviamo insediamenti Templari sottoforma di mansio, commanderie, case rusticali, chiese e conventi fortificati, lungo le direttrici più importanti: ovviamente la via Francigena, ma anche la via Postumia, che attraversava il nord Italia da ovest ad Est consentendo l’imbarco a Venezia, ma anche la prosecuzione via terra attraverso i Balcani fino a Costantinopoli e Gerusalemme, e quasi tutte le grandi arterie consolari romane: l’Ongaresca, l’Appia, la Cassia, l’Aurelia, l’Emilia ecc..
La penisola italiana era stata divisa in due provincie: la Lombardia e la Puglia.
Ogni provincia aveva un Maestro che controllava i Precettori delle mansio sparse nel suo territorio di competenza, e i cavalieri templari, sergenti, serventi, cappellani oltre ai cavalieri ausiliari laici.
Le provincie italiane erano ovviamente importantissime per la posizione strategica rispetto alla Terrasanta e per la presenza del Santo Padre a Roma che ha sempre favorito l’Ordine riempiendolo di donazioni e privilegi, considerandolo, a ragione, il suo braccio armato.
I più importanti complessi templari furono Bologna, Piacenza e Roma ma anche i porti più efficienti:Venezia, Genova, Pisa, Brindisi, Civitavecchia, Messina e realtà poste in posizioni strategiche di comunicazione: Reggio Emilia, Perugia, Matera, Potenza, Asti,Torino,Treviso,Verona.
I cavalieri contribuirono alla manutenzione delle strade, dei ponti ed al controllo dei guadi, delle gole e dei passi più pericolosi, oltre a dare, con una potente flotta, impulso ai commerci marittimi e alla marineria.Anche per questo ebbero ottimi rapporti sia con i liberi comuni del settentrione, tanto da diventarne in alcuni casi anche Podestà, che con le libere repubbliche marinare o con nobili feudatari per i quali agirono più volte come ambasciatori e banchieri

IL VIAGGIO DELLA MADDALENA

MARIA MADDALENA APPRODA IN CAMARGUE

Saintes Marie de la Mer, France


Questa piccola cittadina della Camargue, sulla costa mediterranea della Francia, rappresenta un punto fondamentale in merito alla vera storia sulle origini del Cristianesimo.
Questa località è divenuta famosa perchè si narra che, Maria Maddalena, ed altri personaggi di rilievo della storia della nostra religione, giunsero sulle coste di "Saintes Marie de la Mer" dopo la crociffissione di Cristo, inseguiti e perseguitati dai romani e dagli stessi farisei/sadducei.
Ci sono prove storiche che confermano l'approdo della Maddalena in Francia. Si parla anche di una Maria Salomé, Maria Jacobi e di una certa Sara. Delle tre Marie si parla anche nei Vangeli canonici, mentre non è rintracciabile alcuna menzione a questa figura di bambina di nome di Sara.
Alcune ipotesi, le più estreme, parlano di una bambina dalla pelle scura che non sarebbe stata altro che il frutto dell'amore tra Maria Maddalena e Gesù il Cristo. La stirpe di Cristo, protetta e venerata dai Cavalieri del Tempio.
E tali teorie riporterebbero anche che, il Santo Graal, il Sangue Reale, che veniva portato dalla Palestina in Francia, non era altro che il ventre di Maria Maddalena che conteneva la stirpe divina, la discendenza di Gesù.
L'importanza della Maddalena è rintracciabile anche in periodo successivo, con la nascita del credo Cataro.

martedì 1 novembre 2011

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN CATALOGNA

BARCELONA Y "LOS TEMPLARIOS"

Uno scorcio di Barcellona
I Cavalieri del Tempio vissero ovunque nella parte centrale ed occidentale del vecchio continente. Anche la Regione Catalana vide prosperare l'Ordine dei monaci - guerrieri.
Inizialmente i Templari alloggiavano nella zona vicina a quella dove si trovava la Torre Galiffa (antica torre romana), dove nacque e crebbe una piccola città nel borgo medievale della città.
Ebbe così origine "El Palacio Real Menor" o, in catalano, "Palau Reial Menor", con tanto di Cappella Reale, divenuta la Cappella del Convento dei Templari ( rintracciabile in: Carrer Ataulf 2/4).
C'è una splendida leggenda su questo palazzo Templare: quando l'Ordine dei Cavalieri del Tempio venne dissolto da Papa Clemente V, tutti i Campanili delle Chiese Templari, s'incrinarono, ad eccezione di quella della "Cappilla de Palau de Barcelona". Sulla porta della stessa Cappella era incisa la scritta "Domus Dei et Porta Coeli", un luogo notoriamente mistico dove i Templari ricevevano l'illuminazione divina

lunedì 31 ottobre 2011

15-07-1099: LA CONQUISTA DI GERUSALEMME: UNA STRAGE CERCATA

UNO STORICO CRISTIANO RACCONTA...


La maggior parte della popolazione di Gerusalemme si era rifugiata nel Tempio, perché era nella parte più separata della città e munito di mura, torri e porte saldissime: ma questa fuga non riuscì a salvarla. Infatti ben presto fu cosa orrenda vedere la moltitudine degli uccisi e scorgere sparsi i frammenti di membra umane dei morti o mutilati delle membra o privi della testa, ma era anche pauroso il guardare gli stessi vincitori, bagnati di sangue dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. Si dice che nell'ambito del Tempio siano caduti diecimila nemici, esclusi quelli che riempivano le piazze e le vie, dei quali si riteneva che il numero non fosse minore.
La restante parte dei soldati, correndo per la città, trascinava come pecore all'aperto i miserabili che si nascondevano e li massacrava. Altri, divisi a gruppetti, entravano nelle case e o trafiggevano con le spade il capo della famiglia con la moglie e i figli e tutta la servitù o li precipitavano dai piani superiori, sicché morivano fracassandosi il cranio. Ciascuno poi attribuiva a sé il possesso della casa, che aveva invaso, con tutta la sua sostanza: infatti avevano stabilito fra loro che, espugnata la città d'assalto, quello che ciascuno conquistava l'avrebbe posseduto per sempre senza molestia alcuna. Perciò, perlustrando la città con diligenza e insistendo nella strage degli abitanti, invadevano i luoghi più nascosti e i più secreti rifugi, piantando sull'ingresso scudi o altro genere di armi perché fosse di avviso ai nuovi sopraggiunti di non entrare e di non toccare quei luoghi come già occupati.
Dopo così crudo e sanguinoso comportamento, per la verità in perfetta sintonia con il costume e la mentalità feudale, i Crociati, che irrompono ormai da tutte le parti, sono presi da un improvviso mistico slancio, cui l'autore fa esplicito accenno secondo un modo tipicamente medioevale di esporre i fatti: presentare l'uomo prima tutto diavolo e poi tutto santo.
Finalmente, riordinata la città e deposte le armi, con spirito di umiltà e animo contrito, a piedi nudi, con mani lavate e vesti pulite, con gemiti e lacrime, presero a visitare i luoghi che il Salvatore volle santificati con la sua presenza. Ed era cosa commovente e piena di letizia spirituale vedere con quale devozione e fervore di pio desiderio si avvicinava il popolo fedele ai luoghi santi"

GUGLIELMO DI TIRO

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN PUGLIA

IL SALENTO TERRA DI TEMPLARI


Numerosi sono stati i ritrovamenti in terra pugliese, ed in particolare nel Salento, di siti Templari. Costruzioni che rappresentano in modo mirabile lo spirito e le grandi capacità dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio.
Posizioni di particolare interesse sono rappresentate da Brindisi, Taranto, Otranto ed il Salento in generale. Una riscoperta di quanto fosse ritenuto importante il nostro paese per l'Ordine Templare e non soltanto al nord, dove qualcuno vuol far credere fosse concentrata tutta l'attenzione dei monaci - guerrieri.
Basti pensare che la "Via Francigena", che attraversava tutta l'Europa, e che conduceva i pellegrini in località che gli consentivano di salpare per la Terra Santa, attraversava il Gargano per giungere in terra di Puglia.
Alle volte i complessi simbolismi dei Cavalieri Templari non venivano riconosciuti, non potendo, in tal senso, dare il giusto merito alle capacità architettoniche dell'Ordine.

LOCALITA' TEMPLARI NELLA TERRA DI "SANTA ROMANA CHIESA"

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN ITALIA

La presenza dei Cavalieri del Tempio in Italia è stata piuttosto significativa. Un paese al quale erano legati per motivi di tipo religioso, politico e commerciale.
La sede pontificia era l'unica entità terrena alla quale l'Ordine del Tempio doveva obbedienza, in particolare, al solo pontefice.
Molti porti italiani rappresentavano degli ottimi punti di partenza per la Terra Santa, soprattutto nel periodo antecedente alla costituzione della flotta Templare. Fino ad allora Venezia, Genova, Pisa e Brindisi, rappresentarono degli approdi sicuri per l'Ordine del Tempio.
Inoltre l'Italia si trovava a metà strada sulle rotte commerciali provenienti da Oriente, dal Nord Africa e da Malta e Cipro.
C'è anche da dire che i rapporti con i borboni, con i francesi e con la Chiesa, fino all'epilogo cercato da Filippo il "Bello" e Clemente V, furono ottimi, tanto che sono numerose le costruzioni che ancora portano tracce della presenza e dell'intervento dell'Ordine Templare.


domenica 30 ottobre 2011

NEMICI MORTALI DEI CAVALIERI DEL TEMPIO!

CLEMENTE V e FILIPPO IL BELLO


Papa Clemente V


Quando un Ordine di Cavalieri, sebbene ricco e potente come quello dei Templari, si trova ad avere contro il re di Francia, tal Filippo il "Bello", ed il pontefice voluto proprio da quest'ultimo, Clemente V, le possibilità di una riconciliazione amichevole sono pressoché nulle. O si da vita ad una guerra senza confini o si cerca di fuggire.
Ma la prima soluzione non era accettabile per un Ordine nato a protezione del popolo cristiano. In molti trovarono una via di fuga, mentre le più alte figure gerarchiche dell'Ordine rimasero al loro posto, mantenendo ferma la posizione dei Cavalieri di fronte ad accuse infamanti quanto non vere.
Il re di Francia anelava alle ricchezze dei Cavalieri del Tempio e desiderava la loro distruzione per annullare l'enormità di debiti contratti con l'Ordine stesso (la Commandery di Parigi era una delle più ricche!).
Il pontefice era l'unica carica ufficiale e l'unica persona a poter dare ordini ad una prelatura personale come quella dei Cavalieri del Tempio. Ma Clemente V era un debole, un uomo salito sul soglio pontificio per volere dello stesso re di Francia, e che non sarebbe mai andato contro al proprio protettore, sebbene consapevole che in una vicenda come quella dei Templari, avrebbe portato alla morte di molte persone innocenti e a lui fedeli.
Le accuse di eresia sono secoli che si sa che sono state create ad hoc. E dove non si riusciva a colpire l'Ordine del Tempio in modo diretto, venivano inventate le accuse più assurde, che venivano confermate grazie alle torture perpetrate contro gli stessi Cavalieri. Lo stesso Gran Maestro dell'Ordine, De Molay, ed il Precettore di Normandia, custode della Sacra Sindone, de Charney, vennero tenuti in carcere ben 7 anni e bruciati vivi nel 1314 con l'accusa di eresia.
Alcuni storici, molto vicini all'ambito vaticano, stanno cercando in tutte le maniere di riabilitare la figura di Clemente V. Ma un pontefice del genere ha poche possibilità di essere visto in maniera differente da come la parte più vera della storia ce lo fa vedere.
Un Papa inetto, incapace di far valere la propria carica e di difendere gli unici uomini che avrebbero dato la vita per lui, i Templari. Se Clemente V non ha mosso, in prima persona, contro i Cavalieri,  non si è mai opposto però alle amenità del re francese, ha avallato tutte le sue decisioni e, per paura di ritorsioni, ha portato la sede pontificia ad Avignone, dando inizio alla cattività francese della Chiesa.
Papa Clemente V ha le mani lorde di sangue innocente tanto quanto il re francese.
L'opera di redenzione di alcuni studiosi di parte, è quanto mai ridicola ed assurda.

sabato 29 ottobre 2011

I VASCELLI DEI TEMPLARI

A LA ROCHELLE IL GROSSO DELLA FLOTTA


Anche i Cavalieri del Tempio, a partire dal XII secolo, iniziarono a costruire una serie di navi utili per il trasporto di truppe in Terra Santa. Nel primo periodo, coincidente con la I Crociata, molte navi erano di provenienza genovese e veneziana. Da qui la forte necessità con il tempo di realizzare una propria flotta che fosse in grado di solcare i mari liberamente.
I vascelli Templari si potevano rintracciare nei principali porti del Mediterraneo e dell'Atlantico. In Italia a Pisa, Genova, Venezia e, per la vicinanza con il Medio Oriente, a Brindisi. In Francia erano rilevanti i porti di Marsiglia, Nizza, Saint - Raphael. La Rochelle divenne il punto di raccordo della flotta templare che, nel periodo di massima potenza, annoverava oltre 250 vascelli, molti dei quali utilizzati anche per effettuare scorrerie piratesche a discapito di navi musulmane.
Il porto francese che si affaccia sull'Oceano Atlantico, rappresentava un punto strategico per l'Ordine dei Cavalieri Templari. Qualsiasi destinazione era possibile da quel porto. E quando Filippo "il Bello" scatenò la caccia ai Templari, cercando di annientarli e di impossessarsi delle loro immense ricchezze, rimase a becco asciutto. I Cavalieri del Tempio riuscirono a nascondere i propri tesori, in parte imbarcandoli sulle navi alla fonda nel porto della Rochelle.
Da quel porto, dati storici, informano che le navi del Tempio presero tre differenti vie. La prima, la più vicina, verso il Portogallo, dove i Cavalieri vennero accettati a braccia aperte da re Dionigi e dove divennero i Cavalieri dell'Ordine del Cristo.
La seconda metà fu la Scozia, ben lontana dai dettami della Chiesa Romana e dove emerse la famiglia "Sinclar", legata in maniera indissolubile ai Cavalieri del Tempio.
La terza metà, ultima ma non meno importante, attraversava l'Oceano, portando le navi con la Croce Patente sulle vele, nel nuovo mondo, con oltre un secolo di vantaggio sul "templare" Cristoforo Clombo

venerdì 28 ottobre 2011

LA SINDONE ED I CAVALIERI DEL TEMPIO

UNA CONGIURA SENZA TEMPO

Un Templare con la Sindone
Proprio la Chiesa e la nazione che aveva dato i natali alla maggior parte dei Gran Maestri dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio, la Francia, hanno tentato di portare alla distruzione tale Ordine di monaci - guerrieri.
Tanti motivi, nessuno vero e convalidato dalla storia. Ma finora abbiamo dovuto berci le favolette che in troppi hanno voluto raccontarci.
Le accuse di omosessualità, di eresia, di blasfemia, piuttosto che essere ricercate e cacciate dalla stessa "Santa Romana Chiesa", venivano proiettate su un Ordine nato a protezione della cristianità in Terra Santa.
Il  13 Ottobre del 1307 è stato il momento della vergogna per il sovrano di Francia, Filippo il "Bello" e per il pontefice, fatto eleggere dallo stesso re di Francia, Clemente V. Era un venerdi, ed è rimasta nella storia l'empietà di quel giorno, tanto che ancora oggi, il venerdi 13, viene considerato un giorno maledetto.
Centinaia di Cavalieri del Tempio vennero arrestati dalle truppe del re di Francia. Molti vennero uccisi. La maggior parte condotti nelle galere francesi e sottoposti a torture inaudite, tanto da costringere i seppur valorosi guerrieri templari a confermare tutte le accuse che gli venivano mosse.
Emerse un rituale eretico: il bacio di un idolo con la barba, chiamato Baphomet o Bafometto. Nessuno ci credeva gà allora, ma di fronte ad un Papa e ad un re come quello francese, nessuno mosse un dito. Eppure tutti erano a conoscenza che in quel periodo la Chiesa aveva perso il controllo della Sacra Sindone. E questo perchè era nelle mani dei Cavalieri de Tempio. L'immagine era proprio quella di un uomo barbuto, come si può ancora vedere a Torino.
E quindi Baphomet non era altro che il volto di Cristo, impresso nel proprio sudario?
Caspita! Ci sono voluti 7 secoli perchè la Chiesa riuscisse a trovare le parole per affermare una cosa così semplice. E tanti innocenti sono morti, nel frattempo!

LA MADONNA NERA: QUALE MARIA?

I CAVALIERI DEL TEMPIO E MARIA MADDALENA
La Madonna Nera di Czestochowa

Le notizie in merito a Maria Maddalena sono sempre state molto frammentarie. L'intenzione di fare un pò di chiarezza in merito ad una figura essenziale per la nascita del "vero cristianesimo" è sempre stata molto scarsa. In troppi si sono appoggiati all'ambigua figura di Saulo di Tarso (l'odierno San Paolo), mentre la luminosità della figura della Maddalena è stata da millenni bistrattata, fino a giungere, nel VII, a definirla una meretrice.
I Cavalieri del Tempio hanno sempre venerato quella che per la Chiesa del periodo era la Maria sbagliata. La Maddalena è sempre stata al centro del culto Templare, insieme a Colui che veniva considerato il suo "eterno sposo", Gesù il Cristo.
La vera storia di Maria Maddalena è sempre stata conosciuta, ma celata per quasi due millenni. E coloro che ne erano a conoscenza venivano inevitabilmente messi a tacere. Le preghiere che i Cavalieri del Tempio recitavano prima di recarsi in battaglia erano essenzialmente rivolte a Gesù e a Maria Maddalena.
Qualche storico, ovviamente fuori dalle righe, afferma anche l'esistenza di una probabile discendenza diretta di Cristo, di cui però, al momento, non si riescono ad avere notizie storiche certe.
Ma la Madonna Nera, quella che in molte zone del nostro stesso paese viene venerata ed esposta nelle chiese, non è altro che una rappresentazione di Santa Maria Maddalena, la protettrice dei Cavalieri Templari

giovedì 27 ottobre 2011

IL PIU' GRANDE E POTENTE SOSTENITORE DEI TEMPLARI

BERNARDO DI CHIARAVALLE


Bernardo di Chiaravalle fu l'uomo che ebbe maggiore influenza sulla crescita e sullo sviluppo dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio. Perorò la causa del nuovo Ordine di monaci - guerrieri fin dove le proprie gambe riuscirono a portarlo sul vecchio continente. Molto vicino a Santa Romana Chiesa, riuscì a far riconoscere l'Ordine del Tempio come una "Prelatura Personale" del Papa, a quel tempo Innocenzo II,  anno del Signore 1119.
Questo conferiva un immenso potere ai Cavalieri Templari: per qualsiasi questione, avrebbero dovuto risponderne direttamente ed esclusivamente al pontefice. Non esisteva nessun altro livello gerarchico.
E tra i primi nove Cavalieri del Tempio figurava lo zio di quello che sarebbe divenuto San Bernardo di Chiaravalle: André de Montbard.
L'Ordine ottiene l'approvazione definitiva, sempre grazie alla grande opera di Bernardo di Chiaravalle, da Papa Onorio II, nel 1128. Il monaco scrisse, nel 1135, "De Laude novae militiae ad Milites Templi", quelle che venne considerata la Regola dell'Ordine del Tempio.
E nel 1147 fu lo stesso Bernardo di Chiaravalle, non prima che Papa Innocenzo III assegnasse la Croce Patente come simbolo proprio del nuovo Ordine di monaci - guerrieri, a predicare la II crociata.

mercoledì 26 ottobre 2011

I PRECETTI DEI CAVALIERI DEL TEMPIO

I MONACI - GUERRIERI



Differentemente da quanto affermano numerosi storici, il nucleo di coloro che costituirono l'Ordine dei Cavalieri Templari, nacque nel 1109.
Si proponevano di proteggere i pellegrini in Terra Santa. Proteggerli da aggressioni ed assalti da parte dei musulmani, nemici mortali dei cristiani, in "eterna" contesa per il dominio della Città Santa, Gerusalemme.
L'Ordine di tali cavalieri, all'origine e per i nove anni successivi, fu composto da 9 personaggi che, dopo la morte di Goffredo di Buglione, si assunsero l'onere e l'onore di "difensori del Santo Sepolcro".
Il fondatore dell'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, Hughes de Payns, di origini italiane, come dimostrato da numerosi documenti risalenti all'epoca, venne affiancato da altri otto Cavalieri: Bysol de Saint Omer, André de Montbard, Archambaud de Saint Aignan, Gondemar, Rossal, Jacques de Montignac, Philippe de Bordeaux e Nivar de Montdidier.
Non si trattava certo di povera gente che non aveva di meglio da fare che recarsi a conquistarsi un bottino oltremare. Tutti aristocratici, che per fede ed amore in Cristo, abbandonarono ogni loro proprietà e ricchezza per dedicarsi alla protezione dei pellegrini.
POVERTA' - OBBEDIENZA - CASTITA'


martedì 25 ottobre 2011

IL VESSILLO TEMPLARE

COME UN OMBRA ACCOMPAGNAVA I CAVALIERI IN OGNI LORO BATTAGLIA!

UN BUCO STORICO DI NOVE ANNI

NASCONO I CAVALIERI DEL TEMPIO
MA QUAL'E' LA DATA REALE?


Come sempre accade, la storia la scrivono i vincitori. Ma spesso, in tutto quello che riportano, nel vano tentativo di essere il più esaustivi possibili, si dimenticano qualcosa. Ed in questo caso, nella vita dell'Ordine dei Cavalieri Templari, c'è un vuoto che non è stato mai colmato dagli storici ufficiali. La soluzione è stata semplicemente quella di spostare la data della fondazione del sodalizio che avrebbe dato vita ai Cavalieri del Tempio.
Si continua a leggere che l'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone sia nato tra il 1118 ed il 1119, durante la reggenza gerosolimitana di Baldovino II. Secondo Giacomo di Vitry, nel suo "Historia orientalis sed Hierosolymitana", sarebbe stato proprio tale sovrano ad assegnare ai Cavalieri Templari, come dimora, alcuni locali in stretta prossimità con la Moschea di Al - Aqsà, là dove sorgeva il Tempio del Re Salomone.
Sembra piuttosto che tale parte di storia dell'Ordine del Tempio vada anticipata di circa 9 anni, tornando indietro nel tempo al 1109, epoca in cui il re di Gerusalemme era Baldovino I, fratello del defunto Goffredo di Buglione, passato alla storia come il vero artefice della conquista della Città Santa. Il resto rimane alla stregua di quanto descritto dagli storici....
Ma in questi 9 anni, nei quali l'Ordine dei Templari era noto a ben pochi e nei quali i Cavalieri del Tempio erano solo nove, cosa accadde?
Bisogna andare a fondo in questo mistero, mai veramente studiato!

lunedì 24 ottobre 2011

I MONACI - GUERRIERI: UNA TOTALE DEDIZIONE A CRISTO

QUESTI ERANO I CAVALIERI DEL TEMPIO


"Sono leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle loro case. Sono rudi cavalieri nel corso delle spedizioni militari ma simili a eremiti nelle chiese. Sono duri e feroci contro i nemici di Dio e prodighi di carità verso gli uomini pii e timorati di Cristo.......e tutte le volte che i cavalieri erano chiamati alla battaglia, essi domandavano non quanti fossero i nemici, ma in che luogo si trovassero.........."

Jacques de Vitry: Histoire des Croisades

domenica 23 ottobre 2011

L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI INNOCENZO

DUE PONTEFICI CHE CAMBIARONO LA STORIA
 L'ORDINE DEI CAVALIERI DEL TEMPIO
PAPA INNOCENZO II e INNOCENZO III

Una "particolare" Croce Patente


La storia dei Cavalieri del Tempio è costellata di eventi di particolare rilievo, ancora prima che entrassero nel pieno del proprio ruolo di difensori della cristianità in Terra Santa. Molti sono gli aspetti che ancora non risultano particolarmente chiari, che vanno ad affiancarsi alla storia di un Ordine cavalleresco di "monaci e guerrieri".
Nel 1139 Papa Innocenzo II, grazie anche al grande lavoro del primo estimatore ed in qualche modo "fondatore" dei Templari, Bernardo di Chiaravalle, emetteva la bolla papale "OMNE DATUM OPTIMUM". Questa concedeva ai Cavalieri del Tempio la totale indipendenza da qualsiasi gerarchia, con l'unico obbligo di dover rispondere direttamente ed esclusivamente al pontefice. La libertà ed il potere di questo Ordine cresceva in maniera esponenziale con il trascorrere del tempo, fino a divenire in breve, l'organizzazione militare e politica più temuta, e non solo in Terra Santa.
Nel 1147 Papa Innocenzo III concedeva ai Cavalieri del Tempio l'onore di poter indossare la croce rossa, nota come Croce Patente, simbolo della cristianità, in rappresentanza di Cristo e della sua sofferenza. Una croce di colore rosso cremisi, posta inizialmente sulla spalla sinistra del mantello bianco, con le braccia della stessa lunghezza e con le estremità che si slargavano all'estremità rimanendo comunque piatte, a differenza di altri ordini.
La Croce Patente non ha mai abbandonato l'Ordine, simbolo di monaci - guerrieri temuti e rispettati ovunque.

sabato 22 ottobre 2011

UN VALORE SPECIALE

 POCHE PAROLE CHE VALGONO UN'INTERA VITA
Il giuramento dei Cavalieri del Tempio


Cavalieri, scudieri, servitori, che la pace del Signore, promessa agli uomini di buona volontà, sia con noi.
In questo luogo angusto e santo, in suo nome, noi vedremo pronunciare, da labbra pure e con umile fierezza, il Giuramento del Templare che i Poveri Cavalieridi Cristo fecero nel momento più sacro della vita Templare.
Signore che spieghi i cieli come una tenda di luce, Signore che fai dei fulmini i messaggeri della tua maestà, davanti il tuo sacro altare, dove s'adempì la sublime immolazione, noi leviamo alta la spada della luce, per depositarla ai piedi dell'altare come testimonianza del nostro giuramento.
Signore Dio delle armi, noi lo giuriamo per il Cristo, giammai contro il Cristo, per la difesa del Vangelo, per la guardia dei pozzi, per la verità, per la giustizia.
Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell'innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti:
Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d'acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante.
Giammai noi attaccheremo per primi.
Giammai noi provocheremo per primi.
Tre volte noi sopporteremo l'ingiuria.
Tre volte noi ignoreremo il disprezzo e la menzogna.
Ma quando la spada brillerà nel sole come un colpo di chiarore, tuonerà la parola.
Allora poi non indietreggeremo di un solo passo, non taceremo che dopo il silenzio dell'avversario.
Davanti ai ranghi angelicati, nostri compagni d'armi, noi lo giuriamo al Cristo, Re della gloria.
Chiunque rinnegherà questo giuramento, sarà per noi e per gli angeli, rinnegato.
Niente per noi, Signore niente per noi, ma per la sola gloria del Tuo nome.

   Amen

venerdì 21 ottobre 2011

C'E' SEMPRE UN PONTEFICE DI MEZZO!

PAPA URBANO II
LA I CROCIATA


Le crociate rappresentano uno degli eventi più tragici della storia della cristianità!
Quanti interessi si sono incontrati nel tentativo di prendere possesso della città, ritenuta Santa, dalle tre principali religioni monoteistiche! Ed insieme ad essi è affiorato il puro spirito cristiano, sebbene storicamente, venga fatto risalire al periodo immediatamente successivo alla conquista, nel 1099, di Gerusalemme.
E' nel 1095, durante il Concilio di Clermont, che Papa Urbano II lancia l'appello alla "cristianità" per correre in aiuto dei fratelli dell'Impero bizantino, contro i turchi selgiuchidi, che minacciano anche le frontiere occidentali.
Il pontefice desiderava portare aiuto all'imperatore Alessio Comneno. Ma il primo tentativo fu disastroso, con la Crociata dei Pezzenti, animata da Pietro l'Eremita, che terminò nel sangue.
Vennero sterminati dai selgiuchidi non appena giunti in Anatolia, ben lontani da Gerusalemme, la Città Santa.

LA REALTA' SUI CAVALIERI DEL TEMPIO DI SALOMONE

JACQUES DE MOLAY
Partiamo dalla fine


E già!
Perchè là dove tutti vedono la fine dell'Ordine del Tempio, nasce una nuova realtà, più forte e più dinamica che mai e, soprattutto, meno ingenua!
Il 18 marzo dell'Anno di Nostro Signore 1317, Jacques De Molay e Goffroy de Charney, ultimi elementi dell'Ordine dei Cavalieri Templari e, rispettivamente, Gran Maestro e Precettore di Normandia, vengono bruciati vivi a Parigi, l'Ordine viene ritenuto distrutto.
Una grandiosa opera dell'allora Re di Francia Filippo il Bello e di Papa Clemente V, portano alla scomparsa del Tempio.
Ma l'Ordine è tutto tranne che morto, defunto e seppellito!
Piuttosto lo stesso anno moriranno, senza possibilità di errore, sia il re di Francia sia il pontefice.
L'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone vive e prospera, lontano dalle braccia fameliche della Chiesa e di sovrani senza scrupoli.