NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM

martedì 8 novembre 2011

LA CHIESA GIUSTIFICA LE CROCIATE

IL SANTO PADRE PARLA DI VERGOGNA PER LA VIOLENZA, MA NON CONDANNA LE CROCIATE


Si fa un gran parlare di Crociate in ambito Vaticano. L'esempio di Giovanni Paolo II, capace di chiedere scusa a nome della Chiesa per le atrocità commesse durante le numerose guerre in Terra Santa, non hanno portato ad alcuna riflessione da parte di chi siede sul soglio pontificio e dei numerosi personaggi che lo circondano.
Non credo che il Papa polacco avesse problemi di memoria o non conoscesse la storia delle Crociate, dei genocidi compiuti in Terra Santa. Forse più di chiunque altro riusciva a rendersi conto di quanto male si possano essere procurati cristiani e musulmani; quanta gente è morta e quanti innocenti hanno pagato con la propria vita gli errori e l'arroganza di altre persone.
Eppure certi personaggi continuano a non riconoscere la veridicità di fatti storici ormai appurati.
Siamo passati dal fatto che era necessario riprendere possesso della città Santa, fulcro della fede cristiana, alla incredibile affermazione che le Crociate non sono altro che la diretta conseguenza di secoli di conquiste musulmane in terra, per così dire, italiana. L'assurdità di certe affermazioni rasenta la follia. E' come se avessimo dovuto portare guerra alla Grecia solo per il fatto che aveva conquistato il sud del nostro paese, trasformandolo nella famosa Magna Grecia.
La conquista di Gerusalemme nel 1099 rappresenta uno dei fatti più sanguinosi che la cristianità dovrebbe riconoscere. Furono uccisi ragazzi, bambini, vecchi e donne, senza alcuna distinzione di fede religiosa e di appartenenza.
Un esempio che non venne assolutamente seguito da "Il feroce Saladino" quando riprese possesso della Città Santa......

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