NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM

giovedì 3 novembre 2011

CHI ERA SANTA SARA?

LE ORIGINI DI SARA


Santa Sara

Il culto delle Madonne Nere è qualcosa che ancora a molti di noi sfugge, anche se non di certo agli elementi più vicini all'Archivio segreto del Vaticano.
Sono in molti ad essersi avvicinati ad un tale mistero, mentre la Chiesa Cattolica lasciava che si ritenesse che tale caratteristica di alcune Madonne, diffuse un pò ovunque in Europa, e non solo, fosse comunque da ricondurre alla "Vergine Maria" madre di Gesù.
Alcuni studiosi si sono prodigati in ipotesi alle volte del tutto inconsuete, sebbene il fatto che la Madonna Nera possa rappresentare l'immagine di Maria Maddalena è accettata da molti di questi studiosi, di ricercatori e storici.
La stessa Bibbia parla, in un passaggio dell'Apocalisse, di una nave alla deriva, sulla quale viaggiava una donna di nome Maria, che era sul punto di "partorire tra mille dolori". Non era certo la madre di Gesù, nato molti anni prima e, secondo le regole canoniche evangeliche, in modo virginale. Molti studiosi ritrovano in tali parole bibliche la traccia che fosse Maria Maddalena la donna incinta, frutto dell'amore tra la donna e Gesù.
Sara potrebbe essere "veramente" la diretta discendente della stirpe divina?
E che lei stessa rappresentasse l'elemento fondamentale di coloro che vennero chiamati "desposinoi"?
Resta il fatto che il culto di Santa Sara rimane nella Camargue, festeggiata il 24 Maggio dai gitani, con una Madonna Nera che emerge dal mare per giungere a toccare le coste di Francia..........

mercoledì 2 novembre 2011

L'ITALIA: NON SOLO VIA DI TRANSITO!

INSEDIAMENTI TEMPLARI NELLA PENISOLA ITALIANA



La penisola italiana, durante il lungo periodo delle guerre in Terra Santa e lo sviluppo e la crescita dei Templari, ha rivestito un ruolo fondamentale, non solo come territorio di passaggio.
Troviamo insediamenti Templari sottoforma di mansio, commanderie, case rusticali, chiese e conventi fortificati, lungo le direttrici più importanti: ovviamente la via Francigena, ma anche la via Postumia, che attraversava il nord Italia da ovest ad Est consentendo l’imbarco a Venezia, ma anche la prosecuzione via terra attraverso i Balcani fino a Costantinopoli e Gerusalemme, e quasi tutte le grandi arterie consolari romane: l’Ongaresca, l’Appia, la Cassia, l’Aurelia, l’Emilia ecc..
La penisola italiana era stata divisa in due provincie: la Lombardia e la Puglia.
Ogni provincia aveva un Maestro che controllava i Precettori delle mansio sparse nel suo territorio di competenza, e i cavalieri templari, sergenti, serventi, cappellani oltre ai cavalieri ausiliari laici.
Le provincie italiane erano ovviamente importantissime per la posizione strategica rispetto alla Terrasanta e per la presenza del Santo Padre a Roma che ha sempre favorito l’Ordine riempiendolo di donazioni e privilegi, considerandolo, a ragione, il suo braccio armato.
I più importanti complessi templari furono Bologna, Piacenza e Roma ma anche i porti più efficienti:Venezia, Genova, Pisa, Brindisi, Civitavecchia, Messina e realtà poste in posizioni strategiche di comunicazione: Reggio Emilia, Perugia, Matera, Potenza, Asti,Torino,Treviso,Verona.
I cavalieri contribuirono alla manutenzione delle strade, dei ponti ed al controllo dei guadi, delle gole e dei passi più pericolosi, oltre a dare, con una potente flotta, impulso ai commerci marittimi e alla marineria.Anche per questo ebbero ottimi rapporti sia con i liberi comuni del settentrione, tanto da diventarne in alcuni casi anche Podestà, che con le libere repubbliche marinare o con nobili feudatari per i quali agirono più volte come ambasciatori e banchieri

IL VIAGGIO DELLA MADDALENA

MARIA MADDALENA APPRODA IN CAMARGUE

Saintes Marie de la Mer, France


Questa piccola cittadina della Camargue, sulla costa mediterranea della Francia, rappresenta un punto fondamentale in merito alla vera storia sulle origini del Cristianesimo.
Questa località è divenuta famosa perchè si narra che, Maria Maddalena, ed altri personaggi di rilievo della storia della nostra religione, giunsero sulle coste di "Saintes Marie de la Mer" dopo la crociffissione di Cristo, inseguiti e perseguitati dai romani e dagli stessi farisei/sadducei.
Ci sono prove storiche che confermano l'approdo della Maddalena in Francia. Si parla anche di una Maria Salomé, Maria Jacobi e di una certa Sara. Delle tre Marie si parla anche nei Vangeli canonici, mentre non è rintracciabile alcuna menzione a questa figura di bambina di nome di Sara.
Alcune ipotesi, le più estreme, parlano di una bambina dalla pelle scura che non sarebbe stata altro che il frutto dell'amore tra Maria Maddalena e Gesù il Cristo. La stirpe di Cristo, protetta e venerata dai Cavalieri del Tempio.
E tali teorie riporterebbero anche che, il Santo Graal, il Sangue Reale, che veniva portato dalla Palestina in Francia, non era altro che il ventre di Maria Maddalena che conteneva la stirpe divina, la discendenza di Gesù.
L'importanza della Maddalena è rintracciabile anche in periodo successivo, con la nascita del credo Cataro.

martedì 1 novembre 2011

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN CATALOGNA

BARCELONA Y "LOS TEMPLARIOS"

Uno scorcio di Barcellona
I Cavalieri del Tempio vissero ovunque nella parte centrale ed occidentale del vecchio continente. Anche la Regione Catalana vide prosperare l'Ordine dei monaci - guerrieri.
Inizialmente i Templari alloggiavano nella zona vicina a quella dove si trovava la Torre Galiffa (antica torre romana), dove nacque e crebbe una piccola città nel borgo medievale della città.
Ebbe così origine "El Palacio Real Menor" o, in catalano, "Palau Reial Menor", con tanto di Cappella Reale, divenuta la Cappella del Convento dei Templari ( rintracciabile in: Carrer Ataulf 2/4).
C'è una splendida leggenda su questo palazzo Templare: quando l'Ordine dei Cavalieri del Tempio venne dissolto da Papa Clemente V, tutti i Campanili delle Chiese Templari, s'incrinarono, ad eccezione di quella della "Cappilla de Palau de Barcelona". Sulla porta della stessa Cappella era incisa la scritta "Domus Dei et Porta Coeli", un luogo notoriamente mistico dove i Templari ricevevano l'illuminazione divina

lunedì 31 ottobre 2011

15-07-1099: LA CONQUISTA DI GERUSALEMME: UNA STRAGE CERCATA

UNO STORICO CRISTIANO RACCONTA...


La maggior parte della popolazione di Gerusalemme si era rifugiata nel Tempio, perché era nella parte più separata della città e munito di mura, torri e porte saldissime: ma questa fuga non riuscì a salvarla. Infatti ben presto fu cosa orrenda vedere la moltitudine degli uccisi e scorgere sparsi i frammenti di membra umane dei morti o mutilati delle membra o privi della testa, ma era anche pauroso il guardare gli stessi vincitori, bagnati di sangue dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. Si dice che nell'ambito del Tempio siano caduti diecimila nemici, esclusi quelli che riempivano le piazze e le vie, dei quali si riteneva che il numero non fosse minore.
La restante parte dei soldati, correndo per la città, trascinava come pecore all'aperto i miserabili che si nascondevano e li massacrava. Altri, divisi a gruppetti, entravano nelle case e o trafiggevano con le spade il capo della famiglia con la moglie e i figli e tutta la servitù o li precipitavano dai piani superiori, sicché morivano fracassandosi il cranio. Ciascuno poi attribuiva a sé il possesso della casa, che aveva invaso, con tutta la sua sostanza: infatti avevano stabilito fra loro che, espugnata la città d'assalto, quello che ciascuno conquistava l'avrebbe posseduto per sempre senza molestia alcuna. Perciò, perlustrando la città con diligenza e insistendo nella strage degli abitanti, invadevano i luoghi più nascosti e i più secreti rifugi, piantando sull'ingresso scudi o altro genere di armi perché fosse di avviso ai nuovi sopraggiunti di non entrare e di non toccare quei luoghi come già occupati.
Dopo così crudo e sanguinoso comportamento, per la verità in perfetta sintonia con il costume e la mentalità feudale, i Crociati, che irrompono ormai da tutte le parti, sono presi da un improvviso mistico slancio, cui l'autore fa esplicito accenno secondo un modo tipicamente medioevale di esporre i fatti: presentare l'uomo prima tutto diavolo e poi tutto santo.
Finalmente, riordinata la città e deposte le armi, con spirito di umiltà e animo contrito, a piedi nudi, con mani lavate e vesti pulite, con gemiti e lacrime, presero a visitare i luoghi che il Salvatore volle santificati con la sua presenza. Ed era cosa commovente e piena di letizia spirituale vedere con quale devozione e fervore di pio desiderio si avvicinava il popolo fedele ai luoghi santi"

GUGLIELMO DI TIRO

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN PUGLIA

IL SALENTO TERRA DI TEMPLARI


Numerosi sono stati i ritrovamenti in terra pugliese, ed in particolare nel Salento, di siti Templari. Costruzioni che rappresentano in modo mirabile lo spirito e le grandi capacità dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio.
Posizioni di particolare interesse sono rappresentate da Brindisi, Taranto, Otranto ed il Salento in generale. Una riscoperta di quanto fosse ritenuto importante il nostro paese per l'Ordine Templare e non soltanto al nord, dove qualcuno vuol far credere fosse concentrata tutta l'attenzione dei monaci - guerrieri.
Basti pensare che la "Via Francigena", che attraversava tutta l'Europa, e che conduceva i pellegrini in località che gli consentivano di salpare per la Terra Santa, attraversava il Gargano per giungere in terra di Puglia.
Alle volte i complessi simbolismi dei Cavalieri Templari non venivano riconosciuti, non potendo, in tal senso, dare il giusto merito alle capacità architettoniche dell'Ordine.

LOCALITA' TEMPLARI NELLA TERRA DI "SANTA ROMANA CHIESA"

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN ITALIA

La presenza dei Cavalieri del Tempio in Italia è stata piuttosto significativa. Un paese al quale erano legati per motivi di tipo religioso, politico e commerciale.
La sede pontificia era l'unica entità terrena alla quale l'Ordine del Tempio doveva obbedienza, in particolare, al solo pontefice.
Molti porti italiani rappresentavano degli ottimi punti di partenza per la Terra Santa, soprattutto nel periodo antecedente alla costituzione della flotta Templare. Fino ad allora Venezia, Genova, Pisa e Brindisi, rappresentarono degli approdi sicuri per l'Ordine del Tempio.
Inoltre l'Italia si trovava a metà strada sulle rotte commerciali provenienti da Oriente, dal Nord Africa e da Malta e Cipro.
C'è anche da dire che i rapporti con i borboni, con i francesi e con la Chiesa, fino all'epilogo cercato da Filippo il "Bello" e Clemente V, furono ottimi, tanto che sono numerose le costruzioni che ancora portano tracce della presenza e dell'intervento dell'Ordine Templare.


domenica 30 ottobre 2011

NEMICI MORTALI DEI CAVALIERI DEL TEMPIO!

CLEMENTE V e FILIPPO IL BELLO


Papa Clemente V


Quando un Ordine di Cavalieri, sebbene ricco e potente come quello dei Templari, si trova ad avere contro il re di Francia, tal Filippo il "Bello", ed il pontefice voluto proprio da quest'ultimo, Clemente V, le possibilità di una riconciliazione amichevole sono pressoché nulle. O si da vita ad una guerra senza confini o si cerca di fuggire.
Ma la prima soluzione non era accettabile per un Ordine nato a protezione del popolo cristiano. In molti trovarono una via di fuga, mentre le più alte figure gerarchiche dell'Ordine rimasero al loro posto, mantenendo ferma la posizione dei Cavalieri di fronte ad accuse infamanti quanto non vere.
Il re di Francia anelava alle ricchezze dei Cavalieri del Tempio e desiderava la loro distruzione per annullare l'enormità di debiti contratti con l'Ordine stesso (la Commandery di Parigi era una delle più ricche!).
Il pontefice era l'unica carica ufficiale e l'unica persona a poter dare ordini ad una prelatura personale come quella dei Cavalieri del Tempio. Ma Clemente V era un debole, un uomo salito sul soglio pontificio per volere dello stesso re di Francia, e che non sarebbe mai andato contro al proprio protettore, sebbene consapevole che in una vicenda come quella dei Templari, avrebbe portato alla morte di molte persone innocenti e a lui fedeli.
Le accuse di eresia sono secoli che si sa che sono state create ad hoc. E dove non si riusciva a colpire l'Ordine del Tempio in modo diretto, venivano inventate le accuse più assurde, che venivano confermate grazie alle torture perpetrate contro gli stessi Cavalieri. Lo stesso Gran Maestro dell'Ordine, De Molay, ed il Precettore di Normandia, custode della Sacra Sindone, de Charney, vennero tenuti in carcere ben 7 anni e bruciati vivi nel 1314 con l'accusa di eresia.
Alcuni storici, molto vicini all'ambito vaticano, stanno cercando in tutte le maniere di riabilitare la figura di Clemente V. Ma un pontefice del genere ha poche possibilità di essere visto in maniera differente da come la parte più vera della storia ce lo fa vedere.
Un Papa inetto, incapace di far valere la propria carica e di difendere gli unici uomini che avrebbero dato la vita per lui, i Templari. Se Clemente V non ha mosso, in prima persona, contro i Cavalieri,  non si è mai opposto però alle amenità del re francese, ha avallato tutte le sue decisioni e, per paura di ritorsioni, ha portato la sede pontificia ad Avignone, dando inizio alla cattività francese della Chiesa.
Papa Clemente V ha le mani lorde di sangue innocente tanto quanto il re francese.
L'opera di redenzione di alcuni studiosi di parte, è quanto mai ridicola ed assurda.